Non siamo in grado di muoverci verticalmente.
Non possiamo fare neppure un passo verso il cielo.
Dio attraversa l’universo e viene fino a noi.
Al di là dello spazio e del tempo infinito,
l’amore infinitamente più infinito di Dio viene ad afferrarci.
Viene quando è la sua ora.
Noi abbiamo facoltà di acconsentire ad accoglierlo o di rifiutare.
Se restiamo sordi, egli torna e ritorna ancora, come un mendicante;
ma un giorno, come un mendicante non torna più.
Se noi acconsentiamo, Dio depone in noi un piccolo seme e se ne va.
Da quel momento, a Dio non resta altro da fare, e a noi nemmeno, se non attendere.
Dobbiamo soltanto non rimpiangere il consenso che abbiamo accordato, il sì nuziale.
Non è facile come sembra, perché la crescita del seme, in noi, è dolorosa.
Simone Weil
I confini dell’amore di Dio
'Mi ero alzato presto quel mattino, e camminavo
lungo la riva del mare. Mi capita spesso di fare così quando
la mia mente non riesce a comprendere, cose più grandi me:
con la sola forza della mia intelligenza cercavo di spiegarmi
tante cose di Dio. Ero così preso dai miei pensieri che quasi
non mi ero accorto che di fronte a me, a quell'ora dell'alba
stava giocando un bambino. Aveva fatto una buca nella sabbia
e continuava a correre da lì fino a riva, avanti e indietro,
trasportando ogni volta un po’ d'acqua. '
A che gioco stai giocando a quest'ora ?' gli chiesi. Il bambino mi
rispose che non era affatto un gioco, e che voleva solo riversare tutto
il mare in quella buca. Sorridendo per la sua impresa cercai di farlo
ragionare, dicendogli che non ci sarebbe mai riuscito, perché il mare
e' troppo grande per essere contenuto in una piccola buca nella sabbia.
Anche lui mi sorrise, ma continuò nel suo gioco.
Così proseguii il mio cammino.
Non avevo fatto nemmeno dieci passi che il bambino alle mie spalle rispose.'
Forse hai ragione Agostino, ma sappi che e' più facile per me travasare qui le
acque dell'intero Oceano che alla tua mente scorgere i confini dell'amore di Dio'.
Sant’Agostino
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