Aosta, "La Clicca" festeggia 50 anni | |||
La festa (ad ingresso libero) avrà inizio alle 20.30 nella piazzetta interna della chiesa di Saint Martin e terminerà con un rinfresco. 8 settembre 2008 |
Non ho molto tempo libero per aggiornare questo blog, ma vorrei solo che tutti potessero conoscere l'Amore vero e scoprire l'Amore di Dio personale e fedele per ciascuno.

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lunedì 8 settembre 2008
Anfossi: “L’educazione delle coscienze è la grande priorità”
Processione di San Grato
Il tema dell’educazione è strettamente legato alla figura di Sant’Anselmo, del quale ricorre, nel 2009, il nono centenario della morte.
“Non era solo un filosofo e teologo, ma anche un grande educatore, per il quale la coscienza si sviluppa attraverso un processo che coinvolge l’educazione della volontà, della mente, della fede e il confronto con la realtà”.
Ultimamente, ha rilevato il Vescovo, la società e i media pongono sempre l’accento sul ritorno a modalità di confronto più rigide, all’imposizione della disciplina, per fare fronte a un crescendo, tra i giovani, della noia e del disinteresse, che possono sfociare in condotte pericolose o devianti. “Le regole sono fondamentali, ma a mio parere il rigore, le punizioni e l’inflessibilità non rappresentano né il primo né il più efficace strumento educativo. Bisogna, piuttosto, privilegiare la formazione di una coscienza libera. Anche l’iniziazione cristiana deve passare attraverso la trasmissione della consapevolezza e l’esempio, che fondano le basi della fiducia”.
sabato 6 settembre 2008
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SABATO 6 SETTEMBRE 2008 Route di San Grato per giovani: ritrovo alle ore 20.30 nella chiesa nuova di Pila e inizio della celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Vescovo. Cammino notturno verso l'eremo di San Grato e Liturgia della Parola. All'eremo conclusione dell'Eucarestia e consegna della lettera del Vescovo per l'anno pastorale 2008-2009. |
Dal sito della Diocesi di Aosta
Lunedì i funerali di don Gerbaz | ||||
WEBITALYNEWS |
venerdì 5 settembre 2008
Addio, Don Giuseppe!
Appena rientrata in Valle dalle mie vacanze, subito una triste notizia che non avrei voluto sapere: la morte improvvisa di Don Giuseppe Gerbaz, stimato Parroco di Courmayeur. Ecco quanto ho trovato sul web:
Scompare improvvisamente a Lourdes, Don Giuseppe Gerbaz, parrocco di Courmayeur
Courmayeur - Don Gerbaz, aveva 69 anni, si trovava a Lourdes, per il Pellegrinaggio diocesano dell'Oftal. I funerali saranno celebrati non appena la salma farà rientro in Valle. Questa sera a Courmayeur alle 20.30, celebrazione Rosario.
don Giuseppe Gerbaz
Don Gerbaz, 69 anni, era nato a Doues il 4 gennaio del 1939, nel 1964 era stato ordinato Sacerdote da Mons. Maturino Blanchet, dopo esser stato vice parrocco a Pont-Saint-Martin, a La Salle e a Valtournenche, nel 1968 divenne Parroco di La Thuile.
Dal 1989 don Gerbaz aveva invece preso la guida della parrocchia di Courmayeur, diventando anche membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.Durante gli anni del Sinodo diocesano fu membro della Segreteria centrale e Responsabile dei Comitati sinodali parrocchiali.
I funerali di don Gerbaz verranno celebrati non appena la salma farà rientro in Valle.
Ieri sera, intanto, è stato indetto presso
Non ho avuto modo di collaborare direttamente con lui ma, ogni volta che ci incontravamo, ci scambiavamo i saluti e per il suo onomastico gli mandavo sempre una email di auguri, cui lui puntualmente rispondeva, come pure a Natale e Pasqua. Una persona veramente squisita, un caro sacerdote, che lascia un incolmabile vuoto nella nostra Diocesi. Ci mancherà, ma sappiamo che da lassù continuerà a pregare per noi e per la sua amata Chiesa diocesana.
sabato 23 agosto 2008
Leletta d'Isola
domenica 10 agosto 2008
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO del 10 AGOSTO
Oggi, nella nostra Diocesi di Aosta, si svolge un altro pellegrinaggio mariano estivo e, precisamente, presso il Santuario "Notre Dame des Neiges" a Machaby (Arnad), sempre in provincia di Aosta. Riportiamo alcune notizie sul Santuario, trovate sul web.
Santuario di Notre-Dame-des-Neiges (Machaby)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il santuario di Notre-Dame-des-Neiges di Machaby nel comune di Arnad è uno degli antichi santuari valdostani posti in località isolate e meta di processioni devozionali.
Il Santuario
In un vallone profondo e fitto di castagni, abbandonata la carrozzabile che parte da Arnad, una strada sterrata conduce al suggestivo Santuario della Madonna delle Nevi posto a mezza costa, prima di arrivare al villaggio di Machaby.
All'inizio del sentiero un cartello di informazione per i turisti ci fornisce le seguenti notizie:
- "Si sa per certo che il santuario esisteva già nel 1503, ma era di dimensioni molto ridotte rispetto a quelle attuali. Nel 1687 l’edificio fu ricostruito mantenendo intatto il vecchio presbiterio; nel 1689 vennero aggiunte le navate laterali e la sacrestia. L'architrave della porta d'ingresso è datato 1687 ed il portico 1735; il campanile fu costruito nel 1723. Il presbiterio presenta una volta a cupola affrescato dai pittori Artari e sorretta da tamburo ottagonale. L'edificio è a tre navate suddivise da colonne in pietra e da due pilastri in prossimità dell'altare maggiore. Le pareti interne sono ricoperte da ex voto, tra cui un gran numero di stampelle. L'altare maggiore, con quattro colonne lisce a base tortile e architrave ad arco spezzato, risale al XVII secolo. Nella nicchia centrale era posta la statua in legno scolpito e dipinto della Madonna, ora conservata nella chiesa parrocchiale di Arnad. Nelle navate laterali si trovano due altari databili al XVIII secolo. Degno di nota è il pulpito in pietra sorretto da colonnine, forse del XVII secolo. In un corpo separato, dietro il santuario, sono affrescati, all'interno delle nicchie, i Misteri del Rosario. Nel piazzale antistante vi sono una croce in pietra e le statue litiche di San Grato e di San Girolamo. In prossimità del sagrato si trovano due grandi edifici costruiti nel XIX secolo per ospitare i pellegrini".
Ogni anno, il 5 agosto vi si celebra la festa della Madonna delle Nevi.
Una antica leggenda vuole che il Santuario sia stato costruito sul luogo in cui fu rinvenuta la statua lignea della Madonna: secondo tale leggenda, i pastori che l'avevano trovata in un cespuglio la sistemarono subito nell'oratorio del villaggio sovrastante; ma, miracolosamente, il giorno dopo, la statua era di nuovo nello stesso cespuglio, come ad indicare il luogo prescelto per il sacro edificio.
Alcune annotazioni
La famiglia di pittori Artari era originaria di Campione ed attiva già nel XVII secolo; troviamo discendenti di tale famiglia in molti paesi europei (Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra). Un suo rappresentante, Maria Luigi Artari, si stabilì in Valle d'Aosta (1832); i suoi tre figli, Alessandro, Augusto ed Antonio, ebbero modo di formarsi alla Accademia Albertina di Torino e di affermarsi poi tra protagonisti dell'arte sacra in valle d’Aosta nella seconda metà del XIX secolo. Sono loro gli autori degli affreschi della cupola del santuario (1856)
Guide turistiche non aggiornate parlano della presenza di altre statue litiche - coeve di quelle, tuttora presenti, di San Grato (patrono di Aosta) e di San Gerolamo- poste prima dell'arrivo al santuario: esse costituivano il gruppo mutilo di un Calvario scolpito in pietra nera. Tale gruppo scultoreo, assieme alle nicchie con i Misteri del Rosario, qualifica il Santuario di Machaby come abbozzo di Sacro Monte. Come tale esso è riportato nell'Atlante dei Sacri Monti prealpini, curato da Luigi e Paolo Zanzi (Milano, 2002)
martedì 5 agosto 2008
La Madonna delle nevi in Valle d'Aosta
La montagna «non solo costituisce uno magnifico scenario da contemplare, ma quasi una scuola di vita». Questa indicazione di stile sull’andare in montagna proviene da un montanaro illustre che per ben dieci volte ha avuto modo di percorrere i tanti sentieri che attraversano le vette più alte d’Europa, perfino quando l’età e la malattia hanno reso il suo passo più faticoso: Giovanni Paolo II. Un camminare pregando che, soprattutto, nel periodo estivo, come osserva il Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi, fa sì che le montagne valdostane siano animate da celebrazioni, ora semplici ora solenni, all’aperto, presso laghi e sorgenti, accanto a croci e santuari «che la pietà e la laboriosità dei padri hanno eretto lungo i secoli». Il silenzio di quei luoghi, la bellezza di una natura che si coglie più pienamente nella sua condizione di dono fatto da Dio all’uomo fanno sì che l’escursione in montagna, anche quando non avviene all’interno di una comunità in processione, trasformi la fatica in sacrificio di ringraziamento a chi guida il nostro passo verso le alte vette della fede. Del resto lo sguardo quando si sale è fisso al cielo e se si incontra qualcuno in montagna, anche se non lo si conosce, il saluto è un gesto di fraternità condivisa che contagia tutti, mentre nelle nostre giornate quotidiane nelle metropoli rumorose
è spesso rivolto verso il basso, quasi nel timore di incrociare quello degli altri. Le mete sono le più varie ed hanno storie che raccontano una devozione antica che riesce ad attraversare le generazioni. Il 5 agosto in particolare, in occasione della Madonna delle nevi, il «pregare camminando» si diffonde in tutte le vette valdostane. Gruppi di fedeli, ad esempio, si mettono in cammino sia da Cogne che da Champorcher, comune della Bassa valle d’Aosta, verso il Miserin (a 2582 metri). Un appuntamento che coinvolge anche i vicini piemontesi della Val Soana e che si svolge da tempo immemorabile. Nel 1974 poi in occasione dell’anno santo, su iniziativa del parroco di Cogne, don Corrado Bagnod, la processione ha il preso il nome di “Marcia della fede”, proprio per riunire le popolazioni delle tre vallate. Nella stessa data gli abitanti di Nus e Saint-Barthélemy, località a pochi chilometri da Aosta, si mettono in cammino verso il santuario di Cuney, costruito nel 1661. I pellegrini fanno tappa ad una sorgente vicino all’edificio sacro per pregare nei periodi di siccità. Qui il parroco celebra l’eucarestia e successivamente immerge per tre volte la croce processionale, chiedendo al Signore l’abbondanza dei frutti della terra fecondata dall’acqua. A tutti, residenti e turisti, l’augurio della redazione di un’estate che sia davvero di riposo per il corpo e per lo spirito. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 31 luglio 2008)
Santuario della Madonna delle Nevi al Lago Miserin
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Il Cristo delle Vette - L'esposizione al Seminario di Aosta
Fino al 10 agosto il Cristo delle Vette, opera inaugurata nel settembre del 1955 e realizzata da Alfredo Bai, è esposta al Seminario maggior di Aosta, dopo un percorso di restauro e valorizzazione. A settembre tornerà a troneggiare su Balmenhorn a 4170 mt.
Ieri mattina, nel giardino del Seminario, alla presenza di autorità religiose e politiche e di alcuni reduci oltre che di un buon gruppo di persone, il Vescovo Mons. Giuseppe Anfossi ha benedetto la statua, ora esposta ai visitatori. Sono seguiti i discorsi ufficiali delle autorità presenti e di alcuni ex-combattenti, oltre che della nipote dello scultore Bai. Hanno fatto da suggestiva cornice i canti della Corale S. Orso.
lunedì 28 luglio 2008
Santuario di Plout
Oggi, nella mia Valle d'Aosta, si è svolto il secondo dei pellegrinaggi mariani diocesani in programma questa estate.
Meta: il Santuario di Notre Dame de Tout- Pouvoir in località Plout di St. Marcel (AO).
Santuario di Plout
La Madonna di Plout a Saint Marcel è un luogo venerato fin dal '300: vi fu ritrovata una statua della Madonna, e nel '600 un muratore miracolosamente guarito costruì la prima cappella.
E' raggiungibile in pochi minuti di auto dal capoluogo lungo la strada che sale verso Druges.
Santuario di Plout
Il frutto di un momento di devozione divenuto meta di pellegrinaggi
Quando e’ accessibile: sempre (visitabile solo in occasione della festa patronale)
Cosa non mancare: la cupola al centro della struttura a croce
Dove si trova: località Plout
Perche’ … ne vale la pena: una passeggiata suggestiva verso una meta di fede
La statua della Madonna di Plout, presso Saint Marcel, si trova un luogo venerato fin dal '300. La tradizione racconta che tra i villaggi di Denchasaz e Plout si trovasse una grande roccia, formante una caverna, in cui era collocata una piccola statua della Vergine. Gli abitanti dei villaggi e chiunque transitasse in quel luogo chiedeva, alla Madonna, protezione ed aiuto. Si narra che, nel 1640, un muratore del luogo, caduto da un tetto durante il lavoro, fece voto di erigere un oratorio in onore della Vergine,
martedì 17 giugno 2008
MUSICA: BOB DYLAN, FANS DA MEZZA EUROPA A CONCERTO CHATILLON | |
(ANSA) - AOSTA, 16 GIU - Sono attesi fans da mezza Europa per il concerto di Bob Dylan in programma il 18 giugno al castello Baron Gamba di Chatillon. In molti - da Oslo ad Atene, ma anche dagli Stati Uniti - hanno acquistato i biglietti via internet per assistere all'esibizione del 'menestrello di Duluth', star della rassegna 'Aostaclassica'. Finora i tagliandi venduti sono circa 3.000 ma il numero è destinato a crescere nelle ultime ore. Alcuni numeri sullo spettacolo: 30 metri del fronte palco; 12 metri di altezza delle torri laterali; 5 tir per il trasporto dei materiali; 4 bus per il trasporto del personale; 150 persone che lavorano all'allestimento e alla produzione; 300 i Kw necessari; 30 le chitarre che verranno usate; 200 gli asciugamani necessari; sei linee telefoniche richieste dalla produzione; 25 testate giornalistiche accreditate; 20 km di cavi elettrici tirati; 200 kg di ghiaccio richiesti per il catering. Il concerto inizierà alle 21,15 (apertura cancelli alle 19). Ingresso 30 euro. Mercoledì sarà disponibile anche un servizio di navette gratuite che partiranno ogni mezz'ora dal piazzale del Casino de la Vallee di Saint-Vincent e saranno riservate ai possessori del biglietto. (ANSA). |