Visualizzazioni totali

Visualizzazione post con etichetta notizie valle di aosta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta notizie valle di aosta. Mostra tutti i post

lunedì 8 settembre 2008













Aosta, "La Clicca" festeggia 50 anni
 








 

AOSTA. Nel 1958 nasceva ad Aosta il gruppo folkloristico "La Clicca di Saint Martin de Corléans", protagonista di numerosi eventi e feste del quartiere aostano e non solo. Per festeggiare il 50° anniversario dalla fondazione, venerdì 12 settembre si terrà la "Festa del quartiere" con l'esibizione del gruppo stesso, dei colleghi "Les Sarrelens" (enfants), della corale "La Clicca" e delle maschere del "Comité di Soque".



La festa (ad ingresso libero) avrà inizio alle 20.30 nella piazzetta interna della chiesa di Saint Martin e terminerà con un rinfresco.


8 settembre 2008

 


Anfossi: “L’educazione delle coscienze è la grande priorità”


Aosta - Nella sua lettera pastorale il vescovo della Diocesi di Aosta ricorda la figura di Sant’Anselmo, non solo filosofo e teologo, ma anche attento educatore. Nel 2009 Anfossi incontrerà i catechisti e i parroci di tutta la Valle.


Processione di San Grato



 


 Come ogni autunno, gli studenti si preparano a tornare sui banchi di scuola. E proprio il loro futuro è al centro della lettera pastorale di Mons.Giuseppe Anfossi, Vescovo della Diocesi di Aosta. “Sono due gli aspetti sui quali bisognerebbe insistere il più possibile per aiutare le nuove generazioni a crescere libere e consapevoli” ha spiegato il Vescovo, introducendo in conferenza stampa il documento, che contiene gli orientamenti della Diocesi di Aosta per il 2008-2009. “Il primo è una maggiore cura della qualità della relazione che si instaura tra l’adulto e il ragazzo. Da questo profondo legame deriva il secondo aspetto fondamentale: l’educazione delle coscienze. Attraverso una relazione significativa con una figura adulta positiva, i giovani possono imparare ad assumere gradualmente responsabilità adatte alla loro età. Oggi molti giovani non sanno lavorare per raggiungere scopi non immediati, né tollerare la frustrazione, l’attesa e l’incertezza del risultato, ma sono alla ricerca del premio immediato”.



Il tema dell’educazione è strettamente legato alla figura di Sant’Anselmo, del quale ricorre, nel 2009, il nono centenario della morte.

Non era solo un filosofo e teologo, ma anche un grande educatore, per il quale la coscienza si sviluppa attraverso un processo che coinvolge l’educazione della volontà, della mente, della fede e il confronto con la realtà”.

Ultimamente, ha rilevato il Vescovo, la società e i media pongono sempre l’accento sul ritorno a modalità di confronto più rigide, all’imposizione della disciplina, per fare fronte a un crescendo, tra i giovani, della noia e del disinteresse, che possono sfociare in condotte pericolose o devianti. “Le regole sono fondamentali, ma a mio parere il rigore, le punizioni e l’inflessibilità non rappresentano né il primo né il più efficace strumento educativo. Bisogna, piuttosto, privilegiare la formazione di una coscienza libera. Anche l’iniziazione cristiana deve passare attraverso la trasmissione della consapevolezza e l’esempio, che fondano le basi della fiducia”.

 

Domenica 7 settembre, in occasione delle Celebrazioni per il Patrono della città, San Grato, il Vescovo ha consegnato a tutte le Parrocchie, Comunità religiose e Aggregazioni ecclesiali la Sua Lettera pastorale. Alla celebrazione della Santa Messa ha fatto seguito, come da tradizione, la processione per le vie di Aosta.  

 

SAN GRATO


La storia non ci tramanda molte informazioni sul  Santo. Sappiamo però che fu Vescovo di Aosta nella seconda metà del quinto secolo. Come sacerdote della Diocesi fu inviato a Milano, nel 451, in rappresentanza del suo Vescovo Eustasio per il Concilio provinciale convocato per affermare con il papa Leone Magno la fede ortodossa in Cristo vero uomo e vero Dio, contro l'eresia di Eutiche. Lo ritroviamo, già vescovo, nel 470 presente alla traslazione delle reliquie del martire Innocenzo ad Agauno. Dopo la morte, fu tumulato nella Chiesa cimiteriale di S. Lorenzo e le sue reliquie furono conservate alla Collegiata di S. Orso fino al tredicesimo secolo, quando vennero traslate in Cattedrale dove sono ora conservate in una splendida cassa reliquiaria che viene ogni anno portata in processione per le vie della città. Al momento della traslazione, la lapide tombale che ci conserva la memoria del giorno del decesso del Santo (7 settembre), venne portata alla maladière di St. Christophe e da lì nella Chiesa parrocchiale dove si trova tuttora. Il culto di San Grato si diffuse a partire dal tredicesimo secolo tra le popolazioni alpine che lo invocano come protettore contro la grandine e in genere della campagna.

sabato 6 settembre 2008

























VESCOVO AOSTA DEDICA LETTERA ANNUALE A EDUCAZIONE

  (ANSA) - AOSTA, 6 SET - "L'educazione non è solo dare delle regole, ma costruire relazioni interpersonali di qualità e un solido quadro di riferimento interiore". Così il Vescovo di Aosta, monsignor Giuseppe Anfossi, ha presentato oggi la sua ultima lettera pastorale "Alla scuola di Anselmo. Educare alla fede", contenente gli orientamenti della Diocesi di Aosta per il 2008/2009.



Il messaggio affronta la sfida educativa moderna alla luce della vita e delle opere di Sant'Anselmo (nell'anno del nono centenario della morte), "uomo geniale, che alla santità e alla cultura ha associato intuizioni di tipo educativo e religioso", ha detto il vescovo nel corso di una conferenza stampa.



"La nostra società massificata lascia i ragazzi alla mercé dei condizionamenti esterni - ha spiegato il Vescovo - educarli significa far crescere in loro un quadro di riferimento interiore, nell'ambito di rapporti interpersonali in cui gli adulti giocano un ruolo fondamentale".



In riferimento al recente raid vandalico al PalaMiozzi, monsignor Anfossi ha infatti commentato che "gli adulti devono ridefinire il loro rapporto con i giovani e attribuire delle responsabilità che portano poi a un riconoscimento, altrimenti rimane solo l'apatia, la noia". (ANSA).

 






















IL VESCOVO DI AOSTA


 





























SAN GRATO VESCOVO

PATRONO DELLA CITTA' E DELLA DIOCESI DI AOSTA

DOMENICA 7 SETTEMBRE 2008

ORE 15.00 CATTEDRALE DI AOSTA

 

Solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Anfossi, Vescovo di Aosta. Alla conclusione dell'Eucarestia avrà luogo la tradizionale processione con la cassa e il busto reliquiari del Santo per la vie del centro cittadino che affonda le sue origini verso la fine del XVIII secolo.

San Grato, vescovo di Aosta nella seconda metà del V secolo, è invocato in modo particolare come protettore contro le calamità atmosferiche.

 






SABATO 6 SETTEMBRE 2008

Route di San Grato per giovani: ritrovo alle ore 20.30 nella chiesa nuova di Pila e inizio della celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Vescovo. Cammino notturno verso l'eremo di San Grato e Liturgia della Parola. All'eremo conclusione dell'Eucarestia e consegna della lettera del Vescovo per l'anno pastorale 2008-2009.



Dal sito della Diocesi di Aosta












Lunedì i funerali di don Gerbaz
 









 


Don Giuseppe Gerbaz

(da parrocchiacourmayeur.it
)


 

COURMAYEUR. Saranno celebrati lunedì prossimo, alle 15, i funerali del parroco di Courmayeur don Giuseppe Gerbaz, deceduto lo scorso mercoledì a Lourdes all'età di 69 anni. Lo ha precisato la Curia vescovile di Aosta.


La cerimonia funebre si terrà nella chiesa di Courmayeur e sarà officiata dal vescovo di Aosta, mons. Giuseppe Anfossi.


Il rientro della salma è previsto per questa sera. Sabato e domenica dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì dalle ore 8 alle ore 14.30 sarà allestita la camera ardente nella casa parrocchiale.


Sabato e domenica, alle 20.30, sarà recitata la corona nella chiesa di Courmayeur.











WEBITALYNEWS



5 settembre 2008

 


venerdì 5 settembre 2008

Addio, Don Giuseppe!

Appena rientrata in Valle dalle mie vacanze, subito una triste notizia che non avrei voluto sapere: la morte improvvisa  di Don Giuseppe Gerbaz, stimato Parroco di Courmayeur. Ecco quanto ho trovato sul web:


Scompare improvvisamente a Lourdes, Don Giuseppe Gerbaz, parrocco di Courmayeur


Courmayeur - Don Gerbaz, aveva 69 anni, si trovava a Lourdes, per il Pellegrinaggio diocesano dell'Oftal. I funerali saranno celebrati non appena la salma farà rientro in Valle. Questa sera a Courmayeur alle 20.30, celebrazione Rosario.




don Giuseppe Gerbaz





 E' morto improvvisamente questa mattina, mercoledì 3 settembre, mentre si trovava a Lourdes, per il Pellegrinaggio diocesano dell'Oftal,  don Giuseppe Gerbaz, Parroco di Courmayeur.  


Don Gerbaz, 69 anni, era nato a Doues il 4 gennaio del 1939, nel 1964 era stato ordinato Sacerdote da Mons. Maturino Blanchet, dopo esser stato vice parrocco a Pont-Saint-Martin, a La Salle  e a Valtournenche, nel 1968 divenne Parroco di La Thuile.


Dal 1989 don Gerbaz aveva invece preso la guida della parrocchia di Courmayeur, diventando anche  membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.Durante gli anni del Sinodo diocesano fu membro della Segreteria centrale e Responsabile dei Comitati sinodali parrocchiali.


I funerali di don Gerbaz verranno celebrati non appena la salma farà rientro in Valle.


Ieri sera,  intanto,  è stato indetto presso la  Chiesa di Courmayeur, alle ore 20.30, la recita del Santo Rosario.


Non ho avuto modo di collaborare direttamente con lui ma, ogni volta che ci incontravamo, ci scambiavamo i saluti e per il suo onomastico gli mandavo sempre una email di auguri, cui lui puntualmente rispondeva, come pure a Natale e Pasqua. Una persona veramente squisita, un caro sacerdote, che lascia un incolmabile vuoto nella nostra Diocesi. Ci mancherà, ma sappiamo che da lassù continuerà a pregare per noi e per la sua amata Chiesa diocesana.



 



sabato 23 agosto 2008


Raccolta materiale per la canonizzazione di Leletta d'Isola









La Curia vescovile di Aosta informa che dal 2 agosto scorso, giorno in cui si è aperta l'inchiesta diocesana per la canonizzazione della Serva di Dio Aurelia Oreglia d'Isola, è al lavoro una Commissione storica incaricata di raccogliere tutti gli scritti inediti di Oreglia d'Isola e la documentazione che la riguarda. La Commissione richiede, per tale motivo, a chi fosse in possesso di lettere, manoscritti o altro materiale di e su Leletta d'Isola di volerli mettere a disposizione entro il prossimo 30 settembre. Il materiale originale, trattato nel rispetto del segreto d'ufficio e nella tutela della buona fama e della riservatezza degli interessati, verrà restituito ai proprietari dopo essere stato fotocopiato. Chi avesse del materiale può contattare la Curia vescovile in via Mgr de Sales 3/A ad Aosta o telefonare allo 0165.238515, chiedendo del Vicario generale.



Leletta d'Isola



domenica 10 agosto 2008

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO del 10 AGOSTO


Oggi, nella nostra Diocesi di Aosta, si svolge un altro pellegrinaggio mariano estivo e, precisamente, presso il Santuario "Notre Dame des Neiges" a Machaby (Arnad), sempre in provincia di Aosta. Riportiamo alcune notizie sul Santuario, trovate sul web.


Santuario di Notre-Dame-des-Neiges (Machaby)



Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.






Veduta del Santuario


Veduta del Santuario





Il santuario di Notre-Dame-des-Neiges di Machaby nel comune di Arnad è uno degli antichi santuari valdostani posti in località isolate e meta di processioni devozionali.



Il Santuario


In un vallone profondo e fitto di castagni, abbandonata la carrozzabile che parte da Arnad, una strada sterrata conduce al suggestivo Santuario della Madonna delle Nevi posto a mezza costa, prima di arrivare al villaggio di Machaby.


All'inizio del sentiero un cartello di informazione per i turisti ci fornisce le seguenti notizie:


"Si sa per certo che il santuario esisteva già nel 1503, ma era di dimensioni molto ridotte rispetto a quelle attuali. Nel 1687 l’edificio fu ricostruito mantenendo intatto il vecchio presbiterio; nel 1689 vennero aggiunte le navate laterali e la sacrestia. L'architrave della porta d'ingresso è datato 1687 ed il portico 1735; il campanile fu costruito nel 1723. Il presbiterio presenta una volta a cupola affrescato dai pittori Artari e sorretta da tamburo ottagonale. L'edificio è a tre navate suddivise da colonne in pietra e da due pilastri in prossimità dell'altare maggiore. Le pareti interne sono ricoperte da ex voto, tra cui un gran numero di stampelle. L'altare maggiore, con quattro colonne lisce a base tortile e architrave ad arco spezzato, risale al XVII secolo. Nella nicchia centrale era posta la statua in legno scolpito e dipinto della Madonna, ora conservata nella chiesa parrocchiale di Arnad. Nelle navate laterali si trovano due altari databili al XVIII secolo. Degno di nota è il pulpito in pietra sorretto da colonnine, forse del XVII secolo. In un corpo separato, dietro il santuario, sono affrescati, all'interno delle nicchie, i Misteri del Rosario. Nel piazzale antistante vi sono una croce in pietra e le statue litiche di San Grato e di San Girolamo. In prossimità del sagrato si trovano due grandi edifici costruiti nel XIX secolo per ospitare i pellegrini".

Ogni anno, il 5 agosto vi si celebra la festa della Madonna delle Nevi.

Una antica leggenda vuole che il Santuario sia stato costruito sul luogo in cui fu rinvenuta la statua lignea della Madonna: secondo tale leggenda, i pastori che l'avevano trovata in un cespuglio la sistemarono subito nell'oratorio del villaggio sovrastante; ma, miracolosamente, il giorno dopo, la statua era di nuovo nello stesso cespuglio, come ad indicare il luogo prescelto per il sacro edificio.



Alcune annotazioni


La famiglia di pittori Artari era originaria di Campione ed attiva già nel XVII secolo; troviamo discendenti di tale famiglia in molti paesi europei (Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra). Un suo rappresentante, Maria Luigi Artari, si stabilì in Valle d'Aosta (1832); i suoi tre figli, Alessandro, Augusto ed Antonio, ebbero modo di formarsi alla Accademia Albertina di Torino e di affermarsi poi tra protagonisti dell'arte sacra in valle d’Aosta nella seconda metà del XIX secolo. Sono loro gli autori degli affreschi della cupola del santuario (1856)


Guide turistiche non aggiornate parlano della presenza di altre statue litiche - coeve di quelle, tuttora presenti, di San Grato (patrono di Aosta) e di San Gerolamo- poste prima dell'arrivo al santuario: esse costituivano il gruppo mutilo di un Calvario scolpito in pietra nera. Tale gruppo scultoreo, assieme alle nicchie con i Misteri del Rosario, qualifica il Santuario di Machaby come abbozzo di Sacro Monte. Come tale esso è riportato nell'Atlante dei Sacri Monti prealpini, curato da Luigi e Paolo Zanzi (Milano, 2002)


martedì 5 agosto 2008

La Madonna delle nevi  in Valle d'Aosta




La montagna «non solo costituisce uno magnifico scenario da contemplare, ma quasi una scuola di vita». Questa indicazione di stile sull’andare in montagna proviene da un montanaro illustre che per ben dieci volte ha avuto modo di percorrere i tanti sentieri che attraversano le vette più alte d’Europa, perfino quando l’età e la malattia hanno reso il suo passo più faticoso: Giovanni Paolo II. Un camminare pregando che, soprattutto, nel periodo estivo, come osserva il Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi, fa sì che le montagne valdostane siano animate da celebrazioni, ora semplici ora solenni, all’aperto, presso laghi e sorgenti, accanto a croci e santuari «che la pietà e la laboriosità dei padri hanno eretto lungo i secoli». Il silenzio di quei luoghi, la bellezza di una natura che si coglie più pienamente nella sua condizione di dono fatto da Dio all’uomo fanno sì che l’escursione in montagna, anche quando non avviene all’interno di una comunità in processione, trasformi la fatica in sacrificio di ringraziamento a chi guida il nostro passo verso le alte vette della fede. Del resto lo sguardo quando si sale è fisso al cielo e se si incontra qualcuno in montagna, anche se non lo si conosce, il saluto è un gesto di fraternità condivisa che contagia tutti, mentre nelle nostre giornate quotidiane nelle metropoli rumorose

è spesso rivolto verso il basso, quasi nel timore di incrociare quello degli altri. Le mete sono le più varie ed hanno storie che raccontano una devozione antica che riesce ad attraversare le generazioni. Il 5 agosto in particolare, in occasione della Madonna delle nevi, il «pregare camminando» si diffonde in tutte le vette valdostane. Gruppi di fedeli, ad esempio, si mettono in cammino sia da Cogne che da Champorcher, comune della Bassa valle d’Aosta, verso il Miserin (a 2582 metri). Un appuntamento che coinvolge anche i vicini piemontesi della Val Soana e che si svolge da tempo immemorabile. Nel 1974 poi in occasione dell’anno santo, su iniziativa del parroco di Cogne, don Corrado Bagnod, la processione ha il preso il nome di “Marcia della fede”, proprio per riunire le popolazioni delle tre vallate. Nella stessa data gli abitanti di Nus e Saint-Barthélemy, località a pochi chilometri da Aosta, si mettono in cammino verso il santuario di Cuney, costruito nel 1661. I pellegrini fanno tappa ad una sorgente vicino all’edificio sacro per pregare nei periodi di siccità. Qui il parroco celebra l’eucarestia e successivamente immerge per tre volte la croce processionale, chiedendo al Signore l’abbondanza dei frutti della terra fecondata dall’acqua. A tutti, residenti e turisti, l’augurio della redazione di un’estate che sia davvero di riposo per il corpo e per lo spirito. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 31 luglio 2008)









Santuario della Madonna delle Nevi al Lago Miserin

Santuario della Madonna delle Nevi al lago MiserinIl santuario della Madonna delle Nevi venne edificato per la prima volta nel 1658, sui resti di un antico oratorio. La chiesa venne ricostruita più volte, e quella attuale, risulta essere stata edificata nel 1881 su iniziativa dell'allora parroco di Champorcher Jean Babtiste Danna e di un altro sacerdote originario della valle di Champorcher: Pierre Chanoux, noto botanico e rettore dell' Ospizio del Piccolo San Bernardo. Il santuario fu in parte bruciato nel 1945, ma venne successivamente restaurato.

Gli ultimi lavori sono stati eseguiti nel 2000 grazie al prodigarsi dell'attuale parroco di Champorcher Don Giuliano Reboulaz. Ed è proprio in questo santuario, sulle rive del suggestivo lago Miserin, che il 5 Agosto di ogni anno, da tempo ormai immemorabile, si festeggia la Madonna delle Nevi. Moltissimi pellegrini, provenienti oltre che da tutta la vallata, anche dalla vicina Cogne, dalla Valsoana, e da Fenis, località che un tempo intrattenevano rapporti costanti e relazioni con Champorcher attraverso i colli, partecipano numerosi alla processione che attraversa la parte finale della valle.



 

Il Cristo delle Vette - L'esposizione al Seminario di Aosta


Fino al 10 agosto il Cristo delle Vette, opera inaugurata nel settembre del 1955 e realizzata da Alfredo Bai, è esposta al Seminario maggior di Aosta, dopo un percorso di restauro e valorizzazione. A settembre tornerà a troneggiare su Balmenhorn a 4170 mt.


Ieri mattina, nel giardino del Seminario, alla presenza di autorità religiose e politiche e di alcuni reduci oltre che di un buon gruppo di persone, il Vescovo Mons. Giuseppe Anfossi ha benedetto la statua, ora esposta ai visitatori. Sono seguiti i discorsi ufficiali delle autorità presenti e di alcuni ex-combattenti, oltre che della nipote dello scultore Bai. Hanno fatto da suggestiva cornice i canti della Corale S. Orso.









lunedì 28 luglio 2008

Santuario di Plout

Oggi, nella mia Valle d'Aosta, si è svolto il secondo dei pellegrinaggi mariani diocesani in programma questa estate.


Meta: il Santuario di Notre Dame de Tout- Pouvoir in località Plout di St. Marcel (AO).


Santuario di Plout


Facciata principale La Madonna di Plout a Saint Marcel è un luogo venerato fin dal '300: vi fu ritrovata una statua della Madonna, e nel '600 un muratore miracolosamente guarito costruì la prima cappella.

E' raggiungibile in pochi minuti di auto dal capoluogo lungo la strada che sale verso Druges.


Santuario di Plout


Il frutto di un momento di devozione divenuto meta di pellegrinaggi



Quando e’ accessibile: sempre (visitabile solo in occasione della festa patronale)


Cosa non mancare: la cupola al centro della struttura a croce


Dove si trova: località Plout


Perche’ … ne vale la pena: una passeggiata suggestiva verso una meta di fede


La statua della Madonna di Plout, presso Saint Marcel, si trova un luogo venerato fin dal '300. La tradizione racconta che tra i villaggi di Denchasaz e Plout si trovasse una grande roccia, formante una caverna, in cui era collocata una piccola statua della Vergine. Gli abitanti dei villaggi e chiunque transitasse in quel luogo chiedeva, alla Madonna, protezione ed aiuto. Si narra che, nel 1640, un muratore del luogo, caduto da un  tetto durante il lavoro, fece voto di erigere un oratorio in onore della Vergine,





qualora fosse guarito. Ristabilitosi, mantenne la sua promessa; da quel momento la devozione verso la Vergine crebbe, portando a Plout fedeli anche dai paesi limitrofi. Nel 1850, dopo una visita a Plout, Monsignor Jourdain, Vescovo di Aosta, giudicando la Cappella insufficiente per contenere la folla di pellegrini provenienti da tutta la Diocesi, decretò la costruzione di un nuovo edificio sacro, più spazioso ed accogliente, dalla forma di croce greca con una bella cupola nel mezzo.



martedì 17 giugno 2008

bob_dylan












MUSICA: BOB DYLAN, FANS DA MEZZA EUROPA A CONCERTO CHATILLON

  (ANSA) - AOSTA, 16 GIU - Sono attesi fans da mezza Europa per il concerto di Bob Dylan in programma il 18 giugno al castello Baron Gamba di Chatillon. In molti - da Oslo ad Atene, ma anche dagli Stati Uniti - hanno acquistato i biglietti via internet per assistere all'esibizione del 'menestrello di Duluth', star della rassegna 'Aostaclassica'.



Finora i tagliandi venduti sono circa 3.000 ma il numero è destinato a crescere nelle ultime ore. Alcuni numeri sullo spettacolo: 30 metri del fronte palco; 12 metri di altezza delle torri laterali; 5 tir per il trasporto dei materiali; 4 bus per il trasporto del personale; 150 persone che lavorano all'allestimento e alla produzione; 300 i Kw necessari; 30 le chitarre che verranno usate; 200 gli asciugamani necessari; sei linee telefoniche richieste dalla produzione; 25 testate giornalistiche accreditate; 20 km di cavi elettrici tirati; 200 kg di ghiaccio richiesti per il catering.



Il concerto inizierà alle 21,15 (apertura cancelli alle 19). Ingresso 30 euro. Mercoledì sarà disponibile anche un servizio di navette gratuite che partiranno ogni mezz'ora dal piazzale del Casino de la Vallee di Saint-Vincent e saranno riservate ai possessori del biglietto. (ANSA).
Iscriviti a Post Tutti i commenti Modello Watermark. Powered by Blogger.