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mercoledì 3 settembre 2008

RITORNO IN VALLE D' AOSTA

E così sono arrivata alla fine di questo lungo periodo di vacanza, in cui si sono mescolati momenti in famiglia, momenti di riposo solitario, momenti di incontri ufficiali col mio Istituto Religioso ma, nello stesso tempo, di festa per la mia pensione e per quella della mia Madre Generale, come pure per il rinnovo dei Voti di due nostre Juniores, senza dimenticare la settimana di Esercizi spirituali.


E ora, finalmente si torna a casa, in Aosta, nella mia Comunità e nella parrocchia di St. Martin de Corléans, dove già domani sera mi attende l' ora di adorazione eucaristica mensile per le famiglie alle 20.45.


Dopo gli inevitabili primi giorni di riassestamento, sono pronta, con l'aiuto del Signore, a riprendere il cosiddetto "tempo ordinario", quello della ferialità, con le sue fatiche ma anche con le sue sorprese e le sue novità. Ed è proprio qui, nel quotidiano, che va vissuta la maggior parte della nostra vita!


Mi sia di aiuto e di stimolo questa preghiera di Don Tonino Bello.










 













Compagni di volo








Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.



A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.



Insegnami, allora, a librarmi con Te, Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.



Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia



Di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.



Ma non basta saper volare con Te, Signore.



Tu mi hai dato il compito



Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.



Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.



Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala , l’unica ala inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva.





 



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