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giovedì 24 luglio 2008

Finalmente le vacanze!

Come vi ho già detto, da lunedi scorso sono tornata in famiglia per le tanto sospirate vacanze. La Valle d'Aosta, dove attualmente vivo, è ormai molto lontana. Ma come intendere questo periodo di distensione?


Vi ho già allegato una riflessione sul riposo e cercherò di trovare altro materiale che aiuti a comprenderne il vero significato.


Vi propongo intanto questo bel pensiero sulla domenica, tratto da un discorso pronunciato da Papa Giovanni Paolo II  nel 1993.


VISITA ALLA PARROCCHIA DEI SANTI OTTAVIO

E COMPAGNI MARTIRI A CASAL DEL MARMO


DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II


Domenica, 24 ottobre 1993


 


Ai bambini 


Oggi è domenica. La domenica è il primo o il settimo giorno della settimana? E' il settimo giorno. Il Libro della Genesi infatti ci dice che il settimo giorno, dopo aver creato il mondo, Dio si riposò. Allora la domenica è il giorno del riposo e non si deve andare a scuola e neppure a lavorare. E' vero che nessuno lavora la domenica?”.  


I bambini in coro rispondono: “Sììì”. Il Papa allora prosegue.


Ma siete proprio sicuri? E le vostre mamme forse non devono lavorare in casa anche la domenica? Dunque vuol dire che non c’è giustizia. Ma perché noi dobbiamo celebrare la domenica?  


“Perché la domenica è il giorno del Signore, e il giorno della risurrezione di Gesù”.


Bravi, è proprio il giorno della risurrezione di Gesù. Il giorno in cui Gesù ha manifestato di essere Dio, mostrando di avere il dono della vita anche dopo la morte e dopo la sepoltura. Il Signore ha manifestato la sua signoria, la sua potenza, ma anche il suo amore. Ma celebriamo la domenica anche come primo giorno della settimana proprio perché è il giorno in cui il Signore si è manifestato nella risurrezione e dunque tutto ricomincia di nuovo, ricomincia tutta la storia dell’umanità, di tutta l’umanità, di tutti noi, ricomincia anche la storia della Chiesa. Ma c’è un altro motivo per celebrare la domenica, la festa della risurrezione. Cosa, infatti, è accaduto cinquanta giorni dopo la risurrezione?  


E i bambini: “La Pentecoste. E' disceso lo Spirito Santo sugli Apostoli”.


Sì ed hanno inaugurato il loro cammino apostolico, il cammino apostolico della Chiesa. E' così che la domenica si ricorda anche l’inizio del cammino della Chiesa, attraverso il cammino degli Apostoli, ai quali lo Spirito Santo ha infuso il coraggio della testimonianza. Allora la domenica è anche il giorno del coraggio. La domenica dobbiamo dunque attingere nuovo coraggio? E dove lo attingiamo questo coraggio? A scuola? No; in chiesa: sì, avete gridato in chiesa ed avete risposto bene. In chiesa partecipiamo all’Eucaristia e dall’Eucaristia ci viene la forza. Gesù nell’Eucaristia ci ha lasciato il suo corpo ed il suo sangue e da questi attingiamo la nostra forza. Così noi la domenica andiamo tutti in chiesa per partecipare all’Eucaristia e riprendere così le forze. Ci riposiamo in casa, per riprendere le forze del fisico ed anche psichiche con il riposo. In chiesa invece, accostandoci all’Eucaristia riprendiamo le forze dello spirito. Bene, alla fine devo dire che questo nostro incontro è stato un po’ un colloquio, ma anche un po’ un esame. Ma devo dire che se il colloquio è stato qualche volta un esame è andato molto bene. Dio benedica voi, le vostre famiglie e la vostra parrocchia.   


© Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana


E voi come intendete il riposo e le vacanze?

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