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giovedì 24 luglio 2008

Josemaria Escriva - Fondatore dell'Opus Dei. Il riposo













 








Il riposo












Ho sempre inteso il riposo come un distogliersi dagli impegni quotidiani, mai come giorno di ozio.

Riposo significa riprendersi: rigenerare le forze, gli ideali, i progetti... In poche parole: cambiare occupazione, per ritornare poi — con nuovo brio — al lavoro consueto.

Solco, 514



L’esempio di Gesù

Quando ci stanchiamo — nel lavoro, nello studio, nell'impegno apostolico —, quando ci si restringe l'orizzonte, volgiamo gli occhi a Cristo: al Gesù buono, al Gesù stanco, al Gesù che ha fame e sete. Come ti fai capire bene, Signore! Come ti fai amare! Ti presenti a noi come uno di noi, uguale in tutto, eccetto il peccato: per farci toccare con mano che assieme a te potremo vincere le nostre cattive inclinazioni, le nostre colpe. Perché né fatica, né fame, né sete, né lacrime contano più... Cristo fu stanco, provò la fame, ebbe sete, pianse. Quello che conta è la lotta — lotta amabile, poiché il Signore resta sempre con noi — per compiere la volontà del Padre che è nei cieli [Cfr Gv 4, 34].

Amici di Dio, 201



La gioia, l'ottimismo soprannaturale e umano, sono compatibili con la stanchezza fisica, col dolore, con le lacrime — perché abbiamo un cuore —, con le difficoltà nella vita interiore o nel lavoro apostolico.

Egli, perfectus Deus, perfectus Homo — perfetto Dio e perfetto Uomo —, che possedeva tutta la felicità del Cielo, volle provare la fatica e la stanchezza, il pianto e il dolore..., perché comprendessimo che essere soprannaturali implica essere molto umani.

Forgia, 290



Tornando al lavoro

Lottate contro l'eccessiva comprensione che ciascuno prova verso di sè: siate esigenti con voi stessi! Talvolta pensiamo troppo alla salute; al riposo, che peraltro non deve mancare, perché è necessario per ritornare al lavoro con rinnovate energie. Ma il riposo — come ho scritto tanto tempo fa — non consiste nel non far nulla: consiste nel distrarci con attività che richiedono meno sforzo.

Amici di Dio, 62



Cercare Dio nel riposo

Perché non provi a trasformare in servizio di Dio tutta la tua vita: il lavoro e il riposo, il pianto e il sorriso?

— Lo puoi..., e lo devi!

Forgia, 679



Sforzatevi di non perdere mai il punto di mira soprannaturale, neppure nei momenti di riposo e di distensione, necessari quanto il lavoro alla vita di ciascuno.

Amici di Dio, 10



Dare esempio

Ricorda costantemente che tu collabori alla formazione umana e spirituale di quanti ti circondano, e di tutte le anime — a tanto arriva la benedetta Comunione dei Santi —, in ogni momento: quando lavori e quando riposi; quando ti si vede allegro o preoccupato; quando nel tuo lavoro o in mezzo alla strada fai la tua orazione di figlio di Dio, e traspare all'esterno la pace della tua anima; quando si vede che hai sofferto — che hai pianto —, e sorridi.

Forgia, 846



Con l’aiuto della Vergine

Vi sono momenti in cui ti mancano le forze? Perché non lo dici a tua Madre: Consolatrix afflictorum, Auxilium christianorum..., Spes nostra, Regina apostolorum?.

Cammino, 515


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