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Non ho molto tempo libero per aggiornare questo blog, ma vorrei solo che tutti potessero conoscere l'Amore vero e scoprire l'Amore di Dio personale e fedele per ciascuno.

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giovedì 24 luglio 2008
Josemaria Escriva - Fondatore dell'Opus Dei. Il riposo
lunedì 17 luglio 2006
Il Papa al pianoforte
Bach e Mozart
suona il Papa
Il Papa al suo pianoforte nella villetta di Les Combes (Aosta): suona brani di Bach e Mozart
domenica 16 luglio 2006
Le foto del Papa all'Angelus dalla Val d'Aosta
Le parole del Papa all'Angelus
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS , 16.07.2006
Da martedì 11 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI si trova a Les Combes (Introd), in Valle d’Aosta, per trascorrere un periodo di riposo.
Oggi, a mezzogiorno, dalla villetta dove risiede, il Papa guida la recita dell’Angelus.
Nell’atto di introdurre la preghiera mariana, il Santo Padre pronuncia le parole che seguono:
· PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
anche quest’anno ho la gioia di trascorrere un periodo di riposo qui, in Valle d’Aosta, nella casa che tante volte ha ospitato l’amato Giovanni Paolo II. Mi sono subito immerso in questo stupendo panorama alpino che aiuta a ritemprare il corpo e lo spirito, e oggi sono contento di vivere quest’incontro familiare. A ciascuno di voi, residenti e villeggianti, un cordiale saluto. Desidero prima di tutto salutare e ringraziare il Pastore della Chiesa che vive in questa Valle, il Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi, come anche i sacerdoti, i religiosi, le religiose ed i laici della comunità diocesana. Assicuro per ognuno un ricordo nella preghiera, in particolare per i malati e i sofferenti. Il mio pensiero riconoscente va poi ai Salesiani, che hanno messo a disposizione del Papa questa loro casa. Un saluto deferente rivolgo alle Autorità dello Stato e della Regione, all’Amministrazione comunale di Introd, alle Forze dell’ordine e a tutti coloro che in diversi modi collaborano al sereno svolgimento del mio soggiorno. Il Signore vi ricompensi!
Per una felice coincidenza, l’odierna domenica cade il 16 luglio, giorno in cui la liturgia ricorda la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo, alto promontorio che si erge lungo la costa orientale del Mar Mediterraneo, proprio all’altezza della Galilea, ha sulle sue pendici numerose grotte naturali, predilette dagli eremiti. Il più celebre di questi uomini di Dio fu il grande profeta Elia, che nel IX secolo avanti Cristo difese strenuamente dalla contaminazione dei culti idolatrici la purezza della fede nel Dio unico e vero. Proprio ispirandosi alla figura di Elia, è sorto l’Ordine contemplativo dei "Carmelitani", famiglia religiosa che annovera tra i suoi membri grandi santi come Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Teresa di Gesù Bambino e Teresa Benedetta della Croce (al secolo, Edith Stein). I Carmelitani hanno diffuso nel popolo cristiano la devozione alla Beata Vergine del Monte Carmelo, additandola come modello di preghiera, di contemplazione e di dedizione a Dio.
Maria, infatti, per prima e in modo insuperabile, ha creduto e sperimentato che Gesù, Verbo incarnato, è il culmine, la vetta dell’incontro dell’uomo con Dio. Accogliendone pienamente la Parola, è "giunta felicemente alla santa montagna" (cfr Oraz. colletta della Memoria), e vive per sempre, in anima e corpo, con il Signore. Alla Regina del Monte Carmelo desidero quest’oggi affidare tutte le comunità di vita contemplativa sparse nel mondo, in modo speciale quelle dell’Ordine Carmelitano, tra le quali ricordo il monastero di Quart, non molto lontano da qui. Maria aiuti ogni cristiano a incontrare Dio nel silenzio della preghiera.
· DOPO L’ANGELUS
In questi ultimi giorni le notizie dalla Terra Santa sono per tutti motivo di nuove gravi preoccupazioni, in particolare per l'estendersi di azioni belliche anche in Libano, e per le numerose vittime tra la popolazione civile. All’origine di tali spietate contrapposizioni vi sono purtroppo oggettive situazioni di violazione del diritto e della giustizia. Ma né gli atti terroristici né le rappresaglie, soprattutto quando vi sono tragiche conseguenze per la popolazione civile, possono giustificarsi. Su simili strade - come l’amara esperienza dimostra – non si arriva a risultati positivi.
Questo giorno è dedicato alla Madonna del Carmelo, Monte della Terra Santa che, a pochi chilometri dal Libano, domina la città israeliana di Haifa, anch’essa ultimamente colpita. Preghiamo Maria, Regina della Pace, perché impetri da Dio il fondamentale dono della concordia, riportando i responsabili politici sulla via della ragione ed aprendo nuove possibilità di dialogo e di intesa. In questa prospettiva invito le Chiese locali ad elevare speciali preghiere per la pace in Terra Santa ed in tutto il Medio Oriente.
Saluto con affetto le persone e i gruppi di lingua italiana, in particolare i partecipanti al corso di formazione organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana per animatori della pastorale familiare. Mentre è ancora vivo il ricordo dell’Incontro Mondiale delle Famiglie recentemente svoltosi a Valencia, in Spagna, rinnovo l’incoraggiamento alle famiglie cristiane, perché sappiano vivere e trasmettere con gioia la fede alle nuove generazioni. Saluto inoltre i numerosi gruppi parrocchiali, i giovani, i bambini, come pure le religiose, gli sposi novelli e i fidanzati. A tutti auguro una buona domenica e buone vacanze.
FONTE: Vaticano
Papa: primo Angelus dalla Valle d'Aosta
PAPA: GRANDE ATTESA PER ANGELUS DI DOMANI A LES COMBES
15/07/2006
Il Medio Oriente si infiamma sempre di più e i venti di guerra tra Israele e Libano riempiono di profonda apprensione i giorni che, da martedì scorso, Benedetto XVI sta trascorrendo in Valle d'Aosta. Già ieri il Papa aveva detto di sperare e pregare affinché "tutti cessino con la violenza", ma un riferimento alla drammatica situazione mediorientale, con un possibile nuovo appello alla pace, dovrebbe entrare anche nelle parole che il Pontefice pronuncerà domani mattina nel primo dei due Angelus durante la sua vacanza valdostana.
Del precipitare della situazione tra Israele e Libano, ieri papa Ratzinger ha parlato durante la sua visita al convento delle suore carmelitane di clausura di Quart (Aosta) - nella prima uscita dal perimetro della colonia di Les Combes che ospita la sua villeggiatura - e poi incontrando brevemente i giornalisti al rientro, facendo cenno anche alla dichiarazione rilasciata ieri mattina a nome della Santa Sede dal segretario di Stato card. Angelo Sodano. Ora c'é molta attesa per quello che potrà dire domani, in base all'evolversi della situazione di guerra aperta, i cui contorni mutano di ora in ora.
Intanto, lungo la statale 26 nel tratto fra Aosta e Courmayeur e ai crocevia delle piccole arterie regionali che salgono a Introd e poi ai 1.300 metri di Les Combes sono state poste le indicazioni stradali con la semplice scritta, a caratteri maiuscoli: "Angelus". Non serve altro, oltre al grande desiderio di vedere il Papa e pregare con lui, alle migliaia di fedeli che domani mattina accorreranno al "Plan du Saint-Pere" per il primo dei due appuntamenti domenicali, unici momenti "pubblici" nel relax e nella riservatezza della vacanza valdostana di Benedetto XVI.
Sono attesi oltre cinquemila partecipanti, che si inerpicheranno a Les Combes a bordo di un migliaio di auto, una ventina di pullman e - i più sportivi - anche a piedi lungo i due sentieri dall'abitato di Introd (circa un'ora di camminata tra i boschi). Il suggerimento del Comune e delle forze di sicurezza è di presentarsi di buon mattino per scongiurare ingorghi di traffico: una volta riempito il parcheggio sui prati, a poca distanza dalla villetta che da martedì scorso ospita papa Ratzinger, le strade per Les Combes verranno sbarrate.
Prima dell'Angelus, nello spazio verde antistante lo chalet, a presiedere la messa alle 10 sarà il vescovo di Aosta, mons. Giuseppe Anfossi. E' prevista la presenza del cardinale arcivescovo di Torino, Severino Poletto. Parteciperanno i cori di cinque parrocchie, in tutto una cinquantina di coristi, che eseguiranno per il Papa canti in francese e in italiano, mentre fra i pellegrini ci sarà anche un gruppo di 50 suore francesi provenienti da Nizza.
Dopo la messa il Papa reciterà l'Angelus e rivolgerà le sue attesissime parole ai fedeli. Al termine la collettività e il sindaco di Valgrisenche faranno dono a Benedetto XVI di una giacca da montagna confezionata artigianalmente con la lana delle pecore 'doc' valdostane, della razza 'rosset'. Al pranzo domenicale, domani, sulla tavola del Pontefice ci sarà anche lo strudel fattogli avere dalla signora Lia, che gestisce il ristorante a Introd.
Nel preparare l'Angelus, Benedetto XVI oggi non ha mancato di fare la sua consueta passeggiata lungo i sentieri nei boschi che circondano lo chalet. Frattanto, nel municipio di Introd oggi le Poste hanno istituito un ufficio per lo speciale annullo postale realizzato in occasione di questa seconda vacanza valdostana di papa Ratzinger.
FONTE: ANSA
venerdì 14 luglio 2006
TEMA DELLA XL GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
COMUNICATO: TEMA DELLA XL GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
14/07/2006
PRESENTAZIONE DEL TEMA
Il Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la 40ª Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2007, sarà dedicato al seguente tema: "Persona umana: cuore della pace". Il tema di riflessione scelto dal Santo Padre esprime la convinzione che il rispetto della dignità della persona umana è una condizione essenziale per la pace della famiglia umana. La dignità umana, infatti, è il sigillo impresso da Dio sull'uomo, creato a Sua immagine e somiglianza (Gen 1, 26-27), è il segno del comune destino dell'umanità, è il fondamento dell'amore per Dio e per il prossimo. Solo nella consapevolezza della trascendente dignità di ogni uomo e donna la famiglia umana è sul sentiero che porta alla pace e alla comunione con Dio. Afferma, infatti, Benedetto XVI nella Lettera Enciclica Deus caritas est: "l'amore per il prossimo è una strada per incontrare Dio" (16).
Oggi, forse con forza persuasiva e mezzi più efficaci che in passato, la dignità umana è minacciata da ideologie aberranti, aggredita da un uso distorto della scienza e della tecnica, contraddetta da diffusi stili di vita incongruenti. Infatti, ideologie improntate al nichilismo o al fanatismo (materialista o religioso) pretendono di negare o di imporre presunte verità sulla realtà, sull'uomo o su Dio. La scienza e la tecnica (la bio-medicina in particolare), spesso, anziché servire il bene comune dell'umanità sono strumentali a una visione egoistica del progresso e del benessere. Infine, la propaganda e la crescente accettazione di stili di vita disordinati e contrari alla dignità umana vanno indebolendo i cuori e le menti delle persone fino a spegnere il desiderio di una convivenza ordinata e pacifica. Tutto ciò rappresenta una minaccia per l'umanità, poiché la pace è in pericolo quando non è rispettata la dignità umana e quando la convivenza sociale non cerca il bene comune.
La Chiesa ha la missione di annunciare il Vangelo della Vita, la centralità dell'uomo nell'universo e l'amore di Dio per l'umanità. Pertanto, alle sfide del tempo presente la Chiesa risponde con un'antropologia cristiana fondata sui tre pilastri della dignità, della socialità e dell'agire umano nel mondo che va orientato secondo l'ordine impresso da Dio nell'universo (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 37), e nella prospettiva di un umanesimo integrale e solidale tendente allo sviluppo di tutto l'uomo e di tutti gli uomini (Paolo VI, Populorum progressio).
Già il Concilio Vaticano II sottolineava come "la Chiesa sa perfettamente che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore umano, quando difende la causa della dignità della vocazione umana, e così ridona speranza a quanti disperano ormai di un destino più alto" (Gaudium et spes, 21). Ogni offesa alla persona è una minaccia per la pace; ogni minaccia alla pace è un'offesa alla verità della persona e di Dio: "La persona umana è il cuore della pace"
FONTE VATICANO
mercoledì 12 luglio 2006
L'arrivo del Papa in Valle d'Aosta
Video dell' arrivo del Papa
12/07/2006
È possibile visionare attraverso il sito Regionale www.regione.vda.it il fimato dell' arrivo del Santo Padre
VISIONA IL VIDEO
Benvenuto, Santità!
Ieri, qui in Valle d'Aosta, è arrivato il Papa per alcuni giorni di vacanza. Ho avuto la gioia, nell'attenderlo all'aeroporto insieme ad altre persone, di potergli baciare l'anello, di augurargli Buon Onomastico, visto che era il giorno di S. Benedetto, e buone vacanze. Poi gli ho detto GRAZIE in tedesco e lui, sorridendo, mi ha dato una carezza. E' stata un'esperienza bellissima e ne ringrazio il Signore.
Buon riposo, Santità!